<1503-1572> fiorentino al servizio dei Medici; benedettino e membro dell'Accademia Letteraria di Firenze, dal 1560 fu segretario del cardinale Giovanni e dal 1562 fin quasi alla morte, agente di Cosimo I a Venezia. Rifugiatosi a Roma in seguito alle vicende politiche fiorentine, dimostrò interesse per l’architettura, la matematica e le discipline umanistiche; successivamente si dedicò a studi letterari, in particolare a Dante e alla valorizzazione della lingua fiorentina, e anche alla musica cf. R. Cantagalli e N. De Blasi in DBI 6 (1964) pp.561-563.
BUPD - BOT.3.202, sul frontespizio, nota di possesso: Cosmę Mattei de Bartolis 304.
La nota è stata in parte sovrascritta e corretta da un secondo prorietario: [Adsmg ?] Mattei de Pataviis
BUPD - B.61.b 254, sul frontespizio nota di possesso ms.: Di M.(esser) Cosimo di Matteo Bartoli