I Gesuiti si stabilirono a Verona nel 1577 per interessamento del vescovo Agostino Valier, con il preciso scopo di curare l’istruzione sia dei chierici del seminario, sia dei giovani secolari. Furono loro assegnate una casa e la chiesa parrocchiale di San Sebastiano e nel 1578 ebbero il permesso di aprire una scuola di retorica, una di umanità ed una di grammatica, poi frequentate da circa 200 alunni. Il collegio svolse la sua attività regolarmente fino al 1606, anno in cui l’interdetto dato dal Papa alla Repubblica Veneta provocò l’allontanamento dei Gesuiti da Verona. I padri rientrarono in città nel 1656, quando la Repubblica di Venezia revocò il bando contro di loro e ripresero con successo l’attività scolastica fino al 1773, anno della soppressione della Compagnia. Le scuole furono allora gestite dal comune di Verona che impiegò come maestri gli stessi padri Gesuiti entrati per lo più a far parte del clero diocesano. Ricostituito con Pio VII l’ordine dei Gesuiti, questi rientrarono a Verona con un loro collegio nel 1842 ma abbandonarono definitivamente la città nel 1848. Cfr. Incunaboli e cinquecentine del Fondo trentino della Biblioteca comunale di Trento. Catalogo, a cura di E. Ravelli e M. Hausbergher, Trento 2000, p. 347.

Voci di rinvio
Collegio dei Gesuiti di Verona
Gesuiti
Segno di possesso: Note di possesso

SBT-BCT - T 0 f 0039, in calce al frontespizio, nota di possesso manoscritta: Soc. Jesu e di altra mano: Bibliothec(ae)

BUPD - A.57.a.22, in calce al frontespizio nota di possesso manoscritta: Coll.(egii) Ver.(onens)is ex dono patris Hieron.(ymi) Trento

Biblioteca di appartenenza

SBT-BCT Trento Biblioteca comunale

BUPD - Biblioteca Universitaria di Padova

Numero seriale: 2259 Autore: MB