<1658-1730>  Bolognese, figlio del conte Carlo e Margherita Ercolani. Scienziato, antiquario, militare di carriera presso gli Absburgo: a seguito della capitolazione della fortezza di Breisach, dove studiò l'ipotesi di una biblioteca a uso dell’uomo politico e militare (Idea dell’instituzione della Biblioteca di S.E. il sig. generale co. Marsigli, esclusi li libri legali e poetici de’ quali non se ne vuole nella medesima, in Gherardi, 1975, pp. 131-136), fu processato, degradato e subì la confisca dei beni; collezionista sfruttò la sua posizione per acquistare volumi rari e manoscritti anche provenienti dalla biblioteca di Mattia Corvino, che confluirono nelle sue collezioni. Di tutte le osservazioni sulle località visitate nel corso delle sue numerose avventure lasciò memoria in molti documenti manoscritti. Fra il 1705 e il 1709  offrì la residenza di famiglia a Bologna all’Accademia degli Inquieti, ma in seguitò donò le sue collezioni di libri, strumenti e mirabilia alla città, consegnandoli nel 1714 alla neonata Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna per poi riprenderseli, a seguito di una causa intentata nel 1721 contro il Senato cittadino colpevole di ritardi burocratici, per poi donarli nuovamente nel 1727 quando la questione si risolse grazie ai buoni uffici del cardinale Prospero Lambertini. A causa dei dissapori sopraggiunti nei confronti della città Marsigli lasciò Bologna e a rinunciò formalmente all’arme di famiglia, assumendo il titolo di conte d’Aquino. Passò gli ultimi anni della sua vita a Cassis, in Provenza, fino al 1729 quando a causa di un attacco apoplettico tornò a Bologna, dove morì dopo aver donato tutti i suoi manoscritti all’Accademia delle scienze.

Data di nascita
1658
Data di morte
1730
Voci di rinvio
Marsiyly, Aloysius Ferdinandus
Marsigli
Segno di possesso: Contrassegni su legatura

BUPD - A.95.a.154, legatura "alle armi"; nel mezzo di entrambi i piatti impressi in oro ovale con al centro stemma appoggiato su cannoni, tamburi e bombarde: al ponte di tre arcate movente da una corrente di acqua al naturale e sormontato da tre merli alla ghibellina e sinistrato da una torre. Capo d' Angiò. Il tutto affiancato da spade e bandiere, sovrastato da una corona antica sulla quale si erge come cimiero un drago. Nella legenda che corre attorno all'ovale: Aloysii, Ferdinan - Com:(itis) Marsiyli.  cf. F. Canetoli, Il Blasone bolognese..., 1791-1795, vol. I, p.2, p.40; Spreti vol.4, p.413.

Biblioteca di appartenenza

BUPD - Biblioteca Universitaria di Padova

Numero seriale: 2348 Autore: CL