<1529-1593>. Nato a Bologna, fu segretario di sette ambasciatori di Francia presso la Corte pontificia nell’arco di un trentennio. Legato al teologo oratoriano Tommaso Bozio, suo confessore, lasciò per via testamentaria alla Congregazione dell'oratorio il suo ricco patrimonio librario e una collezione di strumenti astronomici. Cfr: M. D. Martufi, De emendatione kalendarii, un trattato di cronologia del sec. XVI, di Vincenzo Badalocchio, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 1990-1991, p. 58; G. Finocchiaro, Vallicelliana segreta e pubblica, Firenze 2011, pp. 14-18; G. Cassiani, «Il nostro re, e sua christianissima maestà». Novità su Tommaso Bozio dinanzi all’istanza di riconciliazione di Enrico IV, in «Rivista di storia della Chiesa», 68, 2 (2014), pp. 392-393.
BV - VI 5.A 10, sul frontespizio nota manoscritta di possesso: V. Bad.
BV - Ms. F 100 - sulla c. IIIr: Rimarium Vincentii Badalocchi.