<1871-1957>. Insegnante, scrittrice. Nacque a Brescia; dopo una giovinezza tra Cagliari e Cremona compì gli studi universitari a Firenze, dove intrattenne fitte relazioni con un gruppo di intellettuali quali i fratelli Mondolfo e Gaetano Salvemini e dove incontrò il futuro marito, Cesare Battisti. Insieme a lui si trasferì a Trento e ne condivise i numerosi progetti editoriali, scrivendo sui periodici Tridentum, Il popolo e Vita trentina. Allo scoppio della guerra riparò con i tre figli in Italia, prima a Treviglio e poi a Padova, dove ricevette la notizia della morte del marito, giustiziato dagli austriaci per alto tradimento il 12 luglio 1916. Tornata a Trento dopo la fine della guerra, intraprese un'opera rivolta da un lato al ricordo e alla valorizzazione del pensiero del marito e dall'altro a un percorso intellettuale di grande autonomia, con l’assunzione di posizioni spesso anticonformiste su temi che spaziano dalla letteratura alle arti, dalla condizione femminile ai problemi del degrado sociale, dalla questione autonomistica e regionale alla politica nazionale, e che trovano sbocco in varie pubblicazioni, ma soprattutto in centinaia di articoli sparsi su giornali e riviste locali e nazionali. Il suo archivio e la sua biblioteca sono stati donati nel 1983 al Comune di Trento, con vincolo di deposito al Museo trentino del Risorgimento. Cfr. Ernesta Battisti Bittanti: Brescia 1871-Trento 1957. In memoria: scritti suoi ed a lei dedicati, a cura di C. e L. Battisti, Trento 1962; Ernesta Bittanti Battisti: a quarant'anni dalla morte, Trento 1997.
SBT-FMST - BAT 2422, sull'occhietto dedica di Cesare e Margherita Sarfatti: Ad Ernesta e Luigi | Battisti | con reverenza. | I nostri valori si incon- | trano. | Milano 17 Febb. 919 Cesare e Margherita | G Sarfatti