Bibliofilo e collezionista, raccolse una biblioteca di più di 30.000 manoscritti e una collezione di disegni. Phillipps cercò di far acquisire al British Museum la sua intera collezione, ma senza successo, pose quindi delle forti restrizioni sulla sua consultabilità e vendita, vincoli che furono sciolti nel 1885 consentendo al nipote Thomas Fitzroy Phillipps Fenwick (1856-1938) di avviarne progressivamente la vendita, che si protrasse per un secolo. Cfr.: Catalogue of Drawings in the Collection formed by Sir Thomas Phillipps, Bart., F.R.S., now in the possession of his Grandson, T. Fitzroy Phillipps Fenwick of Thirlestaine House, Cheltenham', London 1935; Bibliotheca Phillippica : manuscripts on vellum and paper from the IX to the XVIII centuries : from the celebrated collection formed by Sir Thomas Phillipps : the final selection, New York 1979.
BM - It. VII, 2540 (=12432)
Il manoscritto, appartenente alla collezione di Thomas Phillipps, proveniva dalla raccolta Guilford, cioè dalla collezione di Frederick North, conte di Guilford. Antonio Favaro, curatore dell'edizione delle opere di Galileo, compilò un elenco di 453 manoscritti di interesse per la storia di Venezia contenuti nella collezione Phillipps, e incaricò Carlo Castellani, prefetto della Marciana dal 1884 al 1897, di apporvi delle osservazioni anche in relazione a manoscritti di contenuto simile presenti in Marciana. Nel catalogo di vendita della collezione Phillipps è segnato al n. 7500, con indicazione originale 230-4. Cfr.: C. Castellani, Manoscritti veneti contenuti nella collezione Phillipps in Cheltenham (contea di Glocester), Archivio Veneto, XXXVII (1889), pp. 199-248 ; The Phillipps manuscripts. Catalogus librorum manuscriptorum in Bibliotheca D. Thomae Phillipps, Bt. Impressum Typis Medio-Montanis 1837-1871, London 1968, p. 114.
Alla Marciana il manoscritto pervenne grazie all'acquisto da Sotheby's operato nel 1972 dal Ministero della Pubblica Istruzione; i 147 manoscritti, tutti provenienti dalla collezione Phillips, furono acquisiti al patrimonio della Biblioteca con segnature comprese fra It. VII, 2540 (=12432) e It. VII, 2603 (=12495). Fra il 1984 e il 1996 fu acquisito un altro gruppo di più di cinquanta manoscritti già Phillips, prevalentemente relativi alla storia di Venezia - segnature fra It. VII, 2627 (=12812) e It. VII, 2704 (=oltre 13000) - e altri manoscritti, fra i quali copia del catalogo dei manoscritti greci di Domenico Grimani - ora Lat. XIV, 342 (=13008) - donati alla chiesa di San Antonio di Castello. Sui dorsi della maggior parte dei manoscritti sono conservati, in cartiglio, i numeri corrispondenti al catalogo di vendita. Cfr.: A. Diller, H. D. Saffrey, L. G. Westerink, Bibliotheca Graeca manuscripta cardinalis Dominici Grimani (1461-1523), Mariano del Friuli 2003.