Mercante della seta di Ala, figlio di Domenico e fratello di Nicolò. Il padre Domenico lo lasciò erede assieme al fratello con testamento del 1690 e con divieto di dividere i beni. La nota manoscritta è stata apposta dopo il 1712 come testimonia la presenza della nota del predicato “de Hochenbrunn” che fu concesso ai Pizzini da Carlo VI solo nel 1712.
Cfr.: A. Gonzo, Gli incunaboli e le cinquecentine della Biblioteca Comunale di Ala, Trento 2000, p.339
Segno di possesso: Note di possesso
SBT- ALA C I 829 16 carta A2r ms.: | Franciscus et Nicolaus | Pizzini de Hovehrnbrunn|