<1808-1868>. Nacque a Città del Messico nel 1808. Fu inviato dal padre a Madrid dove frequentò la Scuola Pia de San Antonio Abad, famosa per l’insegnamento degli studi classici, e successivamente si laureò nel 1829 in diritto canonico e civile presso l’Università Complutensis ad Alcalà de Henares. Conseguita la laurea, vinse un concorso per l’insegnamento di diritto canonico presso la stessa università di cui poi, nel 1840, fu nominato rettore, quando la sede fu trasferita a Madrid. La morte del padre, avvenuta due anni dopo, lo costrinse a rinunciare a questo prestigioso incarico per recarsi a Città del Messico, dove si occupò della gestione degli affari di famiglia. Ritornato a Madrid nel 1844, fu nominato giudice alla Corte d’Appello di Madrid, oltre ad essere già dal 1842 giudice a titolo onorario della Corte di Burgos e deputato provinciale di Alcalà de Henares. Nel 1847 ricevette il titolo nobiliare di “Marchese di Morante” e conseguì le onorificenze di Cavaliere di Gran Croce del Reale e Distinto Ordine Spagnolo di Carlo III, Cavaliere di Gran Croce del Reale ordine di Isabella la Cattolica e Cavaliere dell’Ordine di San Giacomo di Compostela. Nel 1851 ottenne ancora l’incarico di rettore dell’Università di Madrid ma diede le dimissioni due anni dopo, in quanto accettò la nomina di membro del Tribunale Supremo di Giustizia; nel 1859 divenne senatore. La sua figura non fu esclusivamente legata all’impegno civile e politico e agli autorevoli incarichi nel campo dell’istruzione universitaria, ma fu rinomata anche per la sua predilezione verso il collezionismo librario. La sua biblioteca, ricca per qualità e quantità dei volumi posseduti, si connotò come un fondo organizzato e ragionato che il Marchese di Morante rese pubblico nel “Catalogus librorum Doctoris D. Joach Gomez de la Cortina, March. De Morante, qui in aedibus suis extant”, edito in otto volumi a Madrid tra 1854 e 1862 (il nono volume fu pubblicato postumo nel 1870 col titolo “Additio ad Catalogus librorum Doctoris D. Joach Gomez de la Cortina, March. De Morante, qui in aedibus suis extant”). Le serie più complete del fondo riguardano opere eterodosse in diverse lingue, che comprendono testi di polemica e satira contro la Chiesa, opere di autori classici latini, opere di poeti latini moderni. Il Marchese di Morante non fu solo affascinato dal contenuto testuale e filologico delle opere che collezionava, ma fu alla ricerca di edizione rare che presentassero rilegature di pregio oppure ne commissionò per sé stesso dai migliori artisti-rilegatori del tempo. Dopo la sua morte, avvenuta a Madrid nel 1868, la Bibliotheca Cortina venne venduta ad un’asta a Parigi nel 1872 e dispersa in varie collezioni. Cfr.: F. A. Barbieri, Cataloque de la Bibliothèque de feu M. le marquis De Morante par M. Fr. Asenjo Barbieri et de quelques mots sur cette bibliothèque par M. Paul Lacroix, Paris, Libraire Bachelin-Deflorenne,1872.