Complesso monastico dell’ordine dei Certosini, fondato nel 1408 da Gianfrancesco Gonzaga, signore di Mantova, in una zona suburbana a ovest della città ricadente nel territorio fra Castelnuovo Angeli e Curtatone. Fu approvato nel 1425 da papa Martino V e consacrato nel 1448. Oltre a numerose proprietà e notevoli possedimenti ubicati nel Mantovano, in particolare a Vasto di Goito, il monastero ebbe alle sue dipendenze la chiesa di Santa Croce Vecchia in Mantova, fin dal 1427, e curò la rettoria di San Bartolomeo in Vasto. Il complesso della Certosa in Curtatone venne soppresso nel 1782 e distrutto probabilmente negli ultimi anni del XVIII secolo. A seguito della soppressione, la biblioteca monastica subì una drastica dispersione e soltanto una quarantina di volumi (fra manoscritti, incunaboli e cinquecentine) fu oggetto di valutazione per il loro conferimento nel patrimonio dell’allora Imperial Regia Biblioteca di Mantova, salvo poi giungerne effettivamente un numero esiguo e ancora imprecisato. Cfr. sulla biblioteca: Codice 11266-11326. Inventari di biblioteche religiose italiane alla fine del Cinquecento, recensuerunt M.M. Lebreton, A. Fiorani, Città del Vaticano 1985 («Codices Vaticani Latini»), p. 75; Mantova, Biblioteca Comunale Teresiana, ms. 1358, Inventari dei libri dei monasteri soppressi (1733-1811), bifoglio inserto, Nota di alcuni libri della soppressa Certosa di Mantova, e che l'Amministratore crede possino passare nella Libreria Pubblica. Cfr. inoltre: G. Schizzerotto, Biblioteche monastiche mantovane, in Tesori d'arte nella terra dei Gonzaga, catalogo della mostra, introduzione di C. Ferrari, Milano 1974, pp. 29-45: 34-36; L. Gargan, L’antica biblioteca della Certosa di Pavia, Roma 1998, pp. 16, 41, 67; S. L’Occaso, Fonti archivistiche per le arti a Mantova tra Medioevo e Rinascimento (1382-1459), Mantova 2005, pp. 256-258; Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia, CXIII. Mantova, Biblioteca Comunale Teresiana. I manoscritti della serie generale. Parte I, a cura di R. Perini, con la collaborazione di R. Benedusi, S. Polloni, Firenze 2012, p. 357; S. L'Occaso, La Certosa della Santissima Trinità, in Chiese di congregazioni e ordini religiosi maschili, a cura di R. Golinelli Berto, Mantova 2014 («Quaderni di San Lorenzo», 12), pp. 75-89; Catalogo degli incunaboli della Biblioteca Comunale Teresiana di Mantova, a cura di P. Di Viesti, introduzione di E. Barbieri, Firenze 2017, pp. LXI-LXII; Fede Messedaglia, La Corte del Vasto possedimento della Certosa di Mantova (dal XV al XVIII sec.), in Vasto. Una Chiesa, una Comunità, [a cura di Fede Messedaglia], Mantova 2022, pp. 211-240. Cfr. inoltre: https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0006CB/.
LO112 - Ms. 0104, nel margine inferiore di c. 1r, in caratteri maiuscoli entro riquadro ornato da grafismi a penna, sormontato dal simbolo certosino del monte a tre cime sostenente la croce latina: Cartusie prope Mantuam | 44.
LO112 - Ms. 0104, nel margine inferiore di c. 227v, in scrittura speculare: Cartusię S(anctis)s(i)mę Trinitatis prope Mantuam an(no) 1697.
LO112 - Ms. 0028, nel margine inferiore di c. 6v: Istud Breviarium est Monasterii S(an)c(ta)e Trinitatis ordi(n)is Cartusiensis prope Mantua(m) 271.
LO112 - Ms. 0028, nel margine inferiore di c. 7r: Cartusie prope, a cui segue, di mano diversa, Mantuam, sovrascritto su precedente annotazione erasa.
Il volume appartenne anche alla Certosa di Garegnano <Milano>.