<Lisbona, 4 dicembre 1711- Aranjuez, 27 agosto 1758>, dalla nascita al gennaio 1728 - Infanta del Portogallo, dal gennaio del 1728 al 9 luglio 1746 - Principessa delle Asturie in quanto consorte di Fernando de Borbón <n. Madrid, 23 settembre 1713 - m. Villaviciosa de Odón, 10 agosto 1759>, e dal 9 luglio 1746 (data dell’ascesa di suo consorte al trono spagnolo come Fernando VI) - Regina di Spagna; mecenate e allieva di Domenico Scarlatti almeno dal 1729.

Data di nascita
1711
Data di morte
1758
Voci di rinvio
Maria di Braganza
Maria Barbara : di Braganza
Bárbara de Braganza
Bárbara de Portugal
Maria Barbara
Braganza, Bárbara : de
Segno di possesso: Contrassegni su legatura

BM - It. IV, 198 (=9769), [Prima Parte della] SERENATTA [sic] / a quatro [sic] voci / Di Dom.co Scarllati. [sic] / [in colonna a destra:] Primauera / Estate. / [in colonna a sinistra:] Inuern. / Autun. / [aggiunta a mano al centro:] Con Cori] [“La Contesa delle Stagioni”, per voci soliste S, S, T, A, Coro SSTB, 2 trombe, 2 “trombe da caccia” [corni in Fa?], 1 flauto traverso [traversiere], 4 violini, 1 viola e Bc]; spartito della prima parte della Serenata rappresentata il 7 settembre 1720 nel Palazzo reale di Lisbona; libretto - P-Lbn, L.1:327-A;

BM - Musica 119, volume a stampa “ESSERCIZI [sic] per GRAVICEMBALO / di / Don Domenico Scarlatti / Cavaliero [sic] di S. GIACOMO e Maestro / de’ / SERENISSIMI PRENCIPE [sic] e PRENCIPESSA [sic] / delle Asturie &c. / […]” [Sonate KK. (“catalogo Kirkpatrick” - v. Ralph KIRKPATRICK, “Domenico Scarlatti”, Princeton University Press, 1953 (Reprint 1981), pp.442-456) 1-30, ossia Essercizi-BNM per indicare l’esemplare in questione]; la messa in vendita a Londra degli spartiti ivi appena stampati degli “ESSERCIZI PER GRAVICEMBALO” fu annunciata in due advertisements che l’editore e musico Adamo Scola pubblicò, rispettivamente, nel N.° 655 del The Country Journal, or the Craftsman del “[Saturday] 27th of January 1738-9”[secondo il calendario giuliano allora vigente in Gran Bretagna, che corrispose a sabato 7 febbraio del 1739 secondo il calendario gregoriano], e nel N.° 656 dello stesso settimanale del “[Saturday] 3rd of February 1738-9” [sabato 14 febbraio del 1739 gregoriano].

BM - It. IV, 199 (=9770), Sonate : Per / ·//· ·Cembalo· ·//· / del Cavaliere. D.n Domenico / ·Scarlati· [sic] / ·//·1742·//· [Sonate KK.43-59, K.11, KK.60-62, K.10, KK.63-64, K.36, K.65, K.38, KK.66-68, K.3,K.69, K.17, KK.70-76,K.37, K.77, K.33, KK.78-91, K.31, K.92, K.12, K.93, K.52-bis; ossia Venezia 1742];

BM - It. IV, 200 (=9771), Sonatas. / Per Cimbalo / Del Sig,r D,n Dom.co Scarlati. [sic] / 1749 [Sonate KK.98-103, K.96, KK,104-138; ossia Venezia 1749];

BM - It. IV, 201 (=9772), Scarlatti. / Libro I. / Año de 1752. [Sonate KK.148-175, K.129, K.176; ossia Venezia I 1752];

BM - It. IV, 202 (=9773), Scarlatti. / Libro 2.o / Año de / 1752. [Sonate KK.177-187, K.49, K.139, K.99, K.98, K.140, KK.188-20; ossia Venezia II 1752];

BM - It. IV, 203 (=9774), Libro 3.o de Scarlatti. / Año de 1753. [Sonate KK.206-235; ossia Venezia III 1753];

BM - It. IV, 204 (=9775), Scarlatti. / Libro 4.o / Año de 1753. [Sonate KK.236-265; ossia Venezia IV 1753];

BM - It. IV, 205 (=9776), SCARLATTY. [sic] Libro 5. / Año de 1753. [Sonate KK.266-295; ossia Venezia V 1753];

BM - It. IV, 206 (=9777), Libro 6. / Scarlatti; Año. / 1753. [Sonate KK.296-325; ossia Venezia VI 1753];

BM - It. IV, 207 (=9778), SCARLATTY. [sic] Libro 7.o / Año de 1754. [Sonate KK.326-355; ossia Venezia VII 1753];

BM - It. IV, 208 (=9779), SCARLATTI. / Libro 8.o / Año de 1754. [Sonate KK.358-387; ossia Venezia VIII 1754];

BM - It. IV, 209 (=9780), SCARLATTI. / Libro 9.o / Año de 1754. [Sonate KK.388-417; ossia Venezia IX 1754];

BM - It. IV, 210 (=9781), SCARLATTY [sic] / Libro 1o. / Año de 1755. [Sonate KK.418-451; ossia Venezia X 1755];

BM - It. IV, 211 (=9782), SCARLATTY, [sic] / Libro 11. / Año de 1756. [Sonate KK.454-483; ossia Venezia XI 1756];

BM - It. IV, 212 (=9783), SCARLATTY [sic] / Libro 12.o / Año de 1756. [Sonate KK.484-513; ossia Venezia XII 1756];

BM - It. IV, 213 (=9784), SCARLATTY [sic] / Libro 13. / Año de 1757. [Sonate KK.514-542; ossia Venezia XIII 1757].

 

(1) I diciassette codici in questione provengono dalla biblioteca musicale di Maria Barbara di Braganza.

Prima di esservi stato incorporato, il codice It. IV, 198 (=9769) [la Serenata “La Contesa delle Stagioni”] tra 1720 e 1754 potè inizialmente appartenere alla Regina Maria Anna di Portogallo, <n. Linz, 7 settembre 1683 – m. Lisbona, 14 agosto 1754>, madre di Maria Barbara di Braganza. Per l’esemplare Essercizi-BNM [Musica 119] non è esclusa la possibilità di un’appartenenza iniziale dal 1740 e fino a 1750 al padre di Maria Barbara di Braganza, il Re Giovanni [João] V di Portogallo <n. Lisbona, 22 ottobre 1689 - m. Lisbona, 31 luglio 1750>. È altrettanto probabile una connotazione iniziale dei codici It. IV, 199 (=9770) [Venezia 1742] e It. IV, 200 (=9771) [Venezia 1749] con la biblioteca musicale dell’Infante di Portogallo Dom Antonio <n. Lisboa, 15 de marzo de 1694 - m. Quinta da Tapada (Lisboa), 20 de octubre de 1757>, zio paterno di Maria Barbara e mecenate di Domenico Scarlatti come minimo durante gli anni 1719 - 1742.

(2) Assieme ai codici It. IV, 212 (=9783) e It. IV, 213 (=9784) - questi due in particolare probabilmente incorporati alla biblioteca reale soltanto dopo la morte di Maria Barbara di Braganza dato che, a giudicare da alcuni dettagli decorative dei piatti con probabili connotazioni funebri, sembrano essere stati rilegati tra agosto 1758 e agosto 1759 - tutti i diciasette codici in questione, in quanto parte della biblioteca musicale reale e in virtù del Testamento della Regina [1756], furono ereditati dall’allora Direttore delle attività operistiche e musicali presso la Corte di Madrid, il cantante Carlo Broschi, detto Farinelli <n.Andria, 23/25 gennaio 1705 – m. Bologna, 16 settembre 1782>;

(3) In virtù del Testamento del Broschi, redatto a Bologna tra ottobre del 1778 e febbraio del 1782, la sua biblioteca musicale dal settembre del 1783 e almeno fino a febbraio del 1787 passò come fidecommesso, ma non come proprietà, in possesso di Matteo Pisani <n. Napoli tra settembre-dicembre del 1754, o nel 1755 - m. ?, 29 settembre 1804>, nipote ed erede del cantante. Verosimilmente per debiti finanziari, Pisani cercherà quasi immediatamente di annulare il Testamento di suo zio e nel 1784 ottiene un Chirografo pontificio per poter vendere una parte dei beni ereditati ma considerati inalienabili, tra i quali la biblioteca musicale. Nel marzo del 1786 il libraio bolognese Jacopo Marsigli annucia la messa in vendita al dettaglio di “trecento pezzi di Musica” procedenti dalla biblioteca farinelliana, tra i quali alcuni, non precisati, di Scarlati [sic], ma non è chiaro se tra questi figuravano i codici oggi alla Marciana.

(4) Esisterebbe la possibilità di associare i volumi delle Sonate oggi alla BNM alla frase […]: «Ho ancora tutte le Sonate p[er] cembalo del Famoso Domenico / Scarlatti, legate superbamente alla francese in sciagrino cremisi, / dorate &. e credo che siano 13. o 14 libri [...]» che si riscontra nella lettera scritta a Venezia il 10 febbraio del 1798 dal compositore Vincenzo Manfredini, <n. Pistoia, 22 ottobre 1737 - † San Pietroburgo, 16 agosto (2 agosto secondo il calendario giuliano) 1799>. Manfredini potè entrare in possesso di questi volumi a Bologna tra 1786 e 1796, verosimilmente per intercessione di Anna Gatteschi, consorte di Matteo Pisani; Manfredini partì da Venezia a San Pietroburgo nel settembre del 1798 [sull’argomento v. Lucio TUFANO. “Vincenzo Manfredini, Giambattista Dall’Olio e l’eredità Farinelli. Nota sui manoscritti delle sonate di Domenico Scarlatti nel 1798.”, in: Domenico Scarlatti, Musica e Storia, a cura di Dinko Fabris e Paologiovanni Maione, Turchini Edizioni, Napoli 2010, [pp. 307-318], pp. 314-315] - sarebbe quindi da supporre che potè vendere la sua collezione delle Sonate entro marzo e agosto di quell'anno.

(5) Dati posteriori, risalenti all’anno 1835, indicano che i codici scarlattiani oggi alla Marciana da una data imprecisata attorno a settembre del 1798, quando almeno parzialmente poterono essere stati acquistati come ex-collezione di Vincenzo Manfredini, e fino a maggio 1833 facessero parte della biblioteca musicale di Alvise Primo Mocenigo <n.? - m. 25 gennaio1799> e della sua seconda consorte (dal 1771), la contessa Polissena Contarini di San Benedetto da Mula <n.? - m. 14 maggio 1833>; dopo la morte di quest’ultima (senza eredi diretti), da maggio-giugno del 1833 e fino a maggio-giugno del 1835 I codici dovettero entrare inter alia in possesso del conte Alvise (II) Francesco Mocenigo di San Samuele <n. Venezia 9 settembre – m. ivi, 13 novembre 1884> in quanto rappresentante del ramo dei Mocenigo più prossimo a quello al quale appartenne Alvise Primo Mocenigo.

(6) Apparentemente ceduti per fini di vendita da Alvise (II) Francesco Mocenigo di San Samuele al letterato veneziano Emmanuele Antonio Cicogna <n.Venezia, 1789 – m. ivi 22 febbraio1868> e/o alla veneziana Libreria Canciani, 70 volumi della biblioteca musicale della contessa Polissena Contarini di San Benedetto da Mula - tra cui almeno 15 dei codici scarlattiani in questione, - entro settembre e dicembre del 1835 furono finalmente acquistati dalla Regia Biblioteca Marciana, all’epoca diretta da Pietro Bettio <n. Venezia, 2 luglio 1769 - m. ivi, 17 gennaio1846> ; Musica 119 [Essercizi-BNM] e It. IV, 199 (=9770) [Venezia 1742] sembrano essere stati incorporati ai fondi un poco più tardi.

• I numeri arabi impressi in oro nelle caselle superiori dei dorsi delle rilegature; laddove si sono conservati corrispondono a quelli che contrassegnano le composizioni in questione nella Descrizzione della Musica procedente dal Legato di S.M.C. [Sua Maestà Cattolica] la Regina di Spagna Maria Barbara di Braganza, un documento che a sua volta fa parte dell’Inventarium Legale (2 maggio 1783) dei beni Carlo Broschi detto Farinelli [Archivio di Stato di Bologna, Sezione Archivio Notarile, Fondo del notaio Lorenzo Gambarini];

• I superlibros araldici: il monogramma “A” con corona di tipo principesco [?] nelle caselle dei dorsi di It. IV, 199 (=9770) [Venezia 1742] e It. IV, 200 (=9771) [Venezia 1749], verosimilmente da leggersi come monogramma dell’Infante di Portogallo Dom Antonio, e gli scudi reali di Maria Barbara di Braganza presenti sui piatti di tutti i codici eccetto quello It. IV, 198 (=9769) [la Serenata “La Contesa delle Stagioni”].

Per la bibliografia ed un esame dettagliato del tema: Serguei N. Prozhoguin, Allegati (I) e (II-MUS.119) alla “Scheda Possessori”dei codici scarlattiani della BNM [“Indizi codicologici e documentali sui passaggi di proprietà prima del 1835 dei 17 volumi di composizioni di Domenico Scarlatti della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, Commentari alla Scheda dell'Archivio Possessori.”] [“Commentari all’esemplare MUS.119 degli ESSERCIZI PER GRAVICEMBALOdi Domenico Scarlatti della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia”]

 

[Scheda di Serguei N. Prozhoguin]

 

 

Numero seriale: 398 Autore: OB