<1304-1374>

Data di nascita
1304
Data di morte
1374
Segno di possesso: Note di lettura

Il codice BM - Gr. IX, 29 (=1007) (sul quale cfr: E. Mioni, Bibliotecae Divi Marci Venetiarum Codices Graeci Manuscripti, III, Codices in classes nonam decimam undecimam inclusos et supplementa duo continens, Roma 1972, pp. 28-29), confezionato da Leonzio Pilato tra il 1360 e il 1362 e contenente il testo greco dell'Odissea accompagnato dalla traduzione interlineare latina, presenta postille, segni di attenzione e indicazioni paragrafematiche di mano di Francesco Petrarca (cfr. al riguardo F. Pontani, L'Odissea di Petrarca e gli scoli di Leonzio, in Petrarca e il mondo greco. I. Atti del Convegno internazionale di studi [Reggio Calabria 26-30 novembre 2001], a cura di M. Feo, V. Fera, P. Megna, A. Rollo, in «Quaderni petrarcheschi», 12-13 (2002-2003), pp. 295-328; M. Cursi, Boccaccio lettore di Omero: le postille autografe all'Odissea, in «Studi sul Boccaccio», 43 (2015), i.c.s.). Il manoscritto mostra anche numerosi interventi autografi di Giovanni Boccaccio (per i quali cfr. Cursi, Boccaccio lettore di Omero cit.).

I testimoni integralmente di mano del Petrarca giunti fino a noi sono sette e contengono tutti opere di cui egli è autore: il De sui ipsius et multorum ignorantia(Berlin, Hamilton 493; Vat. lat. 3359); il Bucolicum carmen (Vat. lat. 3358); il De vita Caesaris (Par. lat. 5784); la Sen. IX.1 indirizzata ad Urbano V (Ricc. 972); i Rerum vulgarium fragmenta(codice degli abbozzi, Vat. lat. 3196); il libro del Canzonierenella sua ultima versione a buono (Vat. lat. 3195), completato dal Petrarca ma iniziato da un copista alle sue dipendenze tradizionalmente identificato con Giovanni Malpaghini (tale identificazione è stata di recente messa in discussione da Monica Berté, Giovanni Malpaghini copista di Petrarca?, in «Cultura Neolatina», 75, fasc. 1-2 (2015), pp. 205-16).

Molto più numerosi i postillati petrarcheschi, che superano le sessanta unità; tra di essi si distinguono per la ricchezza e la varietà delle annotazioni il Virgilio Ambrosiano A 79 inf. (sul quale cfr. F. Petrarca, Le postille del Virgilio Ambrosiano, a cura di A. Nebuloni, M. Baglio, M. Petoletti, I-II, Padova-Roma 2006); lo Svetonio Oxoniense Exeter College 186 (sul quale cfr. M. Berté, Petrarca lettore di Svetonio, Messina 2011) il Plinio Par. lat. 6802 (per il quale cfr. G. Perucchi, Le annotazioni di Petrarca al Plinio Parigino. Tesi di dottorato, Università di Messina, 2011).  

La produzione autografa petrarchesca attende un aggiornato studio di carattere complessivo. I principali strumenti per la sua conoscenza attualmente a disposizione degli studiosi restano A. Petrucci, La scrittura di Francesco Petrarca, Città del Vaticano 1967 (Studi e testi, 248); A. C. De la Mare, The handwriting of italian humanists, Oxford 1973, pp. 1-16. Utili anche Petrarca nel tempo. Tradizione lettori e immagini delle opere. Catalogo della mostra (Arezzo, Sottochiesa di San Francesco, 22 novembre 2003 - 27 gennaio 2004), a cura di M. Feo, [s.l.], 2003; M. Fiorilla, Marginalia figurati nei codici di Petrarca, Firenze 2005; F. Rico, La biblioteca del Petrarca, in Atlante della letteratura Italiana, a c. di G. Pedullà e S. Luzzatto, Torino 2010, pp. 229-234.

[Scheda di Marco Cursi – Università degli studi di Roma La Sapienza]

Biblioteca di appartenenza

BM - Biblioteca nazionale Marciana

Numero seriale: 554 Autore: ES