<1546-1601> Astronomo danese. Sull'isola di Hven, donatagli da Federico II di Danimarca, nel 1576 fece costruire un ampio osservatorio, Uranienborg, a cui aggiunse in seguito un secondo osservatorio, Stjerneborg, e dove compì le sue principali osservazioni. L'esigenza di misurazioni e osservazioni continue rappresentano il suo principale contributo agli studi astronomici precedenti l'invenzione del cannochiale. Cfr. J. L. E. Dreyer, Tycho Brahe : ein Bild wissenschaftlichen Lebens und Arbeitens im sechzehnten Jahrhundert, Karlsruhe, 1894 ; V.E. Thoren, The lord of Uraniborg : a biography of Tycho Brahe, Cambridge, 1990.
BM - Lat. VIII, 36 (=2686), legatura in seta verde con impressioni dorate, al centro del piatto anteriore raffigurazione della Giustizia e al centro del piatto posteriore raffigurazione della Fede; entrambe tratte da xilografie siglate MH, forse da identifica con l'ignoto monogrammista che sigla anche la rappresentazione di Francoforte sul Meno nella Cosmographia di Sebastian Munster (cfr. Franckfurt am Mayn).
Il volume riporta la donazione autografa di Brahe.
Brahe fece predisporre una serie di copie della Astronomiae instauratae mechanica,con delicate acquarellature delle illustrazioni xilografiche e con legature in seta, riportanti impressioni dorate, come nell'esemplare conservato alla Det Kongelige Bibliotek Danmarks Nationalbibliotek Københavns Universitetsbibliotek, oppure nell'esemplare conservato presso la Lippische Landesbibliothek ; cfr. J. L. E. Dreyer, Tycho Brahe: ein Bild wissenschaftlichen Lebens und Arbeitens im sechzehnten Jahrhundert, Karlsruhe, 1894, pp. 280-281. In alcuni esemplari Brahe fece aggiungere al testo a stampa il manoscritto dell'opera Stellarum octavi orbis inerrantium accurata restitutio,come nell'esemplare marciano e nell'esemplare conservato alla Bibliothèque nationale de France, Collection Rothschild, Aurographes; cfr.: P.O. Kristeller, Iter Italicum, 2: Italy : Orvieto to Volterra, Vatican City, p. 228 e 3.[2] Alia itinera, Australia to Germany, p. 333.