<fl. XVI in.> canonico regolare agostiniano, fu cellerario e sindacus del convento di San Giovanni di Verdara a Padova dal 1500 al 1504. Membro della nota famiglia padovana dei Mussato, donò la sua ricca biblioteca, che comprendeva anche pregevoli incunaboli miniati, alcuni dei quali conservati alla Biblioteca universitaria di Padova, al convento di San Giovanni. Cfr. S. Villani [a cura di], Un tesoro nascosto: incunaboli decorati della Biblioteca Universitaria di Padova, Padova, 2007, pp. 12, 32-34.
BM - Membr. 51, verso I guardia anteriore: LIBRVM | HV(N)C CA(N)O(N)ICI(S) R(E)G(ULARIBUS) | S. IOAN(NIS) IN VIRIDAR(IO) | PADVAE. ASSCRIPSIT D. | LVDOVICVS MVSATVS | C. R. LECTOR DEVOT(US) | PRO IPSO | ORET.
BM - Inc. 521 a carta a1v: HV(N)C | LIBRVM | CO(N)CANONICIS | LATERA(NENSIBUS) TRADIDIT | D. LVDOVICVS MVS | PATAVI(N)VS | TE LECTORE(M) OPTAT | BENIGN
La maggior parte delle opere lasciate da Mussato al convento di San Giovanni di Verdara presentano una nota di possesso inscritta entro un cerchio.