<1421-1491 ca.> probabilmente allievo di Guarino Veronese; autore della traduzione latina della lettera Sulle due Rome di Crisolora, già ricordata da Mabillon (cfr.: Iter Italicum litterarium. Annis MDCLXXV & MDCLXXVI, Luteciae Parisiorum 1687, p. 98) in relazione con gli ambienti umanistici veneti dovette possedere una consistente biblioteca, testimoniata, fra gli altri, da un codice contenente i Dialoghi di Platone - ora alla Österreichische Nationalbibliothek, Phil gr. 80 - da lui donato a Taddeo Quirini; cfr.: D. Speranzi, Vicende umanistiche di un antico codice. Marco Musuro e il Florilegio di Stobeo , in: Segno e testo, 8 (2010), pp. 313-350 (p. 325 in particolare); F. Niutta, La traduzione latina di Francesco Aleardi della Synkrisis di Crisolora, in: Manuele Crisolora e il ritorno del greco in Occidente. Atti del Convegno internazionale (Napoli, 26-29 giugno 1997), Napoli, 2002, pp. 223-247. Francesco Aleardi dovette essere anche in stretta relazione con Francesco Sforza, al quale dedicò una laudatio ; cfr.: B. Miglierina, C. Castiglioni [a cura di], Orationes in laudem Francisci, Blancae M., J. G. Sfortiae vicecomitum, RIS2, T. 25.2 (1938), pp. V-XII, 3-34.