<m. 1566> Forse laureato in Giurisprudenza a Padova nel 1545 o nel 1548, fu comunque un personaggio noto nella vita letteraria veneziana della metà del Cinquecento e ricordato come "uomo dottissimo" da Apostolo Zeno citato da Jacopo Morelli nella descrizione del manoscritto latino LXXXVI della raccolta Farsetti, ora Lat. XIV, 24 (=4593), a lui appartenuto. La Marciana conserva un suo manoscritto autografo - It. XI, 109 (=7409), acquisito attraverso il lascito di Jacopo Morelli - e il già citato Lat. XIV, 24 (=4593), giunto in Biblioteca grazie al lascito Farsetti. Cfr.: DBI, 2(1960), p. 609; Jacopo Morelli, Della Biblioteca manoscritta di Tommaso Giuseppe Farsetti ... parte seconda, Venezia 1780, pp. 8-11; Perocco, Daria, Un testo quasi sconosciuto della questione della lingua nel Cinquecento : il Dialogo de la lingua italiana di Francesco Amadi, Studi e problemi di critica testuale, n. 26, 1983, pp. 117-150.