<1668-1734>, di famiglia patrizia maceratese, studiò dai Gesuiti e nel 1687 si addottorò in legge, filosofia e teologia. Cultore della lingua greca, fu tra i fondatori dell'Arcadia ove assunse il nome pastorale di Felicio Orcomeniano.  Ordinato sacerdote, ebbe l'incarico di auditore di Rota a Perugia. Soggiornò a Roma e Bologna fino al  1710 quando fu chiamato alla cattedra di eloquenza greca e latina dell'Università di Padova. Il suo insegnamento fu caratterizzato da una decisa contrarietà ai metodi seguiti ordinariamente nelle scuole gesuitiche del tempo,  esplicata con la lettura diretta dei classici e la composizione di scritti mirati a rendere più leggero l'apprendimento agli allievi. Fu autore di opere di grammatica e retorica e di tragedie ispirate al teatro greco classico. Cfr. DBI, v. 64, Roma 2005, pp. 219-222 (voce di Antonio Grimaldi); P. Maggiolo, I soci dell'Accademia (lettere I-La), Padova,  [2012], pp. 483-484 (Estratto dagli Atti e Memorie dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti già dei Ricovrati e Patavina, vol. 120, 2007-2008), Pt. 1: Atti.

Data di nascita
1668
Data di morte
1734
Voci di rinvio
Felicio Orcomeniano