<fl. 1583-1590>. Letterato e poeta bergamasco, fu socio nell’attività dello stampatore Comino Ventura tra il 1587 ed il 1588. Emendò e corresse alcuni testi che uscirono per le edizioni di Ventura quali Theatrum sex partibus distinctum, Bergamo 1596 e Dichiaratione de i Salmi di David fatta dal r.p.f. Francesco Panigarola, Bergamo 1588. Citato inoltre come notaio apostolico e imperiale. Cfr.: Ferrari, Onomasticon, p. 424; D. Calvi, Scena letteraria degli scrittori bergamaschi, Bergamo 1664, p. 320; G. Savoldelli, Appunti per una storia della stampa a Bergamo, pp. 133-145.