A seguito del testamento del barone Felice Simone Crosina, che nominava suoi eredi gli orfani di Trento, nel 1813 la Congregazione di Carità di Trento aprì un orfanatrofio maschile in città. Nel 1835 il possidente Bartolomeo Sartori dispose nel suo testamento che la sua casa dovesse venire messa a disposizione degli orfani: con tale acquisizione patrimoniale l’orfanatrofio potè essere collocato in un edificio più adeguato in Via S. Bernardino – oggi sede della Scuola primaria Crispi e del Conservatorio - che fu operativo dal 1870 e venne denominato “Orfanatrofio Crosina-Sartori” per ricordare i due benefattori. Fino al 1887 la gestione della pia istituzione fu tenuta dalla Congregazione di Carità; da quell’anno fu affidata ai Salesiani. Nel 1927 la struttura fu ceduta al Comune di Trento e l’orfanatrofio trovò sedi provvisorie in varie strutture cittadine finchè nel 1955 fu trasferito in Via Gocciadoro e affidato ai religiosi del Sacro Cuore. Venne chiuso nel 1967. Cfr. A. Pozzatti, Le radici della Fondazione Crosina Sartori Cloch : viaggio nelle carte della solidarietà attraverso gli archivi della beneficenza e dell'assistenza agli orfani di Trento nei secoli XVIII-XX, Trento 2008.

Voci di rinvio
Orfanatrofio maschile