<n. 1876> Intitolata a re Vittorio Emanuele II di Savoia, venne fondata per volere del ministro Ruggero Bonghi con lo scopo di dotare la capitale del neonato Regno d'Italia di una grande raccolta libraria come espressione della propria cultura nazionale. Dopo la soppressione dell'ordine della Compagnia del Gesù si scelse di usare come sede il Collegio Romano e come primo nucleo di testi quelli dell'antica biblioteca gesuita qui ospitata: nel 1870 il palazzo venne confiscato dallo Stato Italiano che inizialmente lo adibì a caserma e poi a sede del primo liceo ginnasio romano statale intitolato a Quirino Visconti. La raccolta venne ulteriormente arricchita con i fondi sia manoscritti che a stampa di altre 69 biblioteche appartenute a congregazioni religiose soppresse dopo l'Unità d'Italia. Successivamente tutti i volumi vennero trasferiti nell'attuale sede di via Castro Pretorio inaugurata il 31 gennaio 1975.

Voci di rinvio
Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele 2.
Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele 2.
Biblioteca nazionale centrale V. E. 2.
Segno di possesso: Timbri

FC - FONTI A PIETR 1634.01, a carta a2r timbro circolare (Ø 32mm) a inchiostro nero: DVPLVM | BIBLIOTHECAE | V. E. 

Sul frontespizio dello stesso volume due note di possesso del Collegio dei Gesuiti di Roma e di Giovanni Francesco Lazzarelli, mentre a carta a2r timbro dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi di Roma.

BM - 89 D 221, sul frontespizio timbro ovale mm 20x40 a inchiostro nero: DUPLUM BIBLIOTHECAE V.E.

Biblioteca di appartenenza

FC - Biblioteca della Fondazione Giorgio Cini

BM - Biblioteca nazionale Marciana

Numero seriale: 1963 Autore: MG