La famiglia Manci, originaria di Ancona, ottenne la cittadinanza trentina nel 1579 nella persona di Achille Manci. Il 13 agosto 1641 l’imperatore Ferdinando III concesse il privilegio di nobiltà a Bernardino Manci ed agli eredi maschi, privilegio confermato poi da Carlo Madruzzo nel 1652. L’ex libris inciso della famiglia Manci riporta lo stemma concesso in questa occasione. Cfr.: Incunaboli e cinquecentine del Fondo trentino della Biblioteca comunale di Trento. Catalogo, a cura di E. Ravelli e M. Hausbergher, Trento 2000, p. 360.

Segno di possesso: Ex libris

SBT-BCT - T 0 f 0026, sul verso del frontespizio ex libris tipografico (mm 58x83): d'azzurro, al monte (...), uscente dalla punta, sormontato da due braccia vestite, uscenti dai fianchi, impugnanti un fascio di spighe. Lo scudo è timbrato da elmo, lambrecchini e cimiero: un braccio dello scudo in palo impugnante un fascio di spighe. Il tutto posto in una cornice accartocciata, retta da un putto alato e sormontata da corona e svolazzo. Cfr. L. Borrelli -  G. Tabarelli De Fatis, Stemmi e notizie di famiglie trentine, Trento 2004, p. 183.

Il volume appartenne a Bernardino Manci e a Pietro Manci.

Biblioteca di appartenenza

SBT-BCT Trento Biblioteca comunale

Numero seriale: 2018 Autore: AF