<1707-1753>. Primogenito di Ambrogio Rosmini e di Cecilia Teresa Orefici, nacque a Rovereto nel 1707. Nel 1729 si laureò in diritto canonico e civile presso il Collegio di S. Agnese a Mantova. In seguito attese in patria all'amministrazione dei beni familiari e all'attività pubblica. Uomo colto, modesto e virtuoso, amante della patria e della famiglia, continuerà a dedicarsi agli studi di legge e di storia e al recupero della memoria famigliare. Nel 1733 venne nominato Provveditore della città e consulente della comunità di Rovereto; partecipò attivamente alla stesura e al rinnovo degli statuti di Rovereto. Nello stesso anno interruppe ogni attività per seguire un'improvvisa vocazione religiosa ed entrò nel convento dei Francescani minori riformati di Cles, in Valle di Non, prendendo il nome di frate Ambrogio. Amico e cugino di Jacopo Tartarotti, fratello di Girolamo, condivise con lui l'appassionata ricerca delle origini della famiglia, il cui frutto è la "Cronaca" una raccolta di dati, trascrizioni di documenti, estratti di atti pubblici e una ricca mole di appunti e annotazioni con cui, partendo dal capostipite Aresmino, ricostruì le vicende dell'intero casato dei Rosmini. Morì nel 1753 all'età di 46 anni.

Cfr.: M. Bonazza, Famiglia Rosmini e Casa rosminiana di Rovereto. Inventario dell’archivio (1505-1952, con documenti dal XIII secolo), Trento 2007, pp. 115-121; A Valle, Antonio Rosmini, Gli antenati, la famiglia, la casa, la città, Brescia 1997, pp. 57-59; F. Paoli, Antonio Rosmini e la sua prosapia, Rovereto 1880, pp. 62-63

Data di nascita
1707
Data di morte
1753
Segno di possesso: Note di possesso

SBT-ROSM – aB.06.22, sul frontespizio nota manoscritta: Ex libris Nicolai Ferdinandi Rosmini | 1736 26 Martii, troni 12

Biblioteca di appartenenza

SBT-ROSM Rovereto Biblioteca Rosminiana

Numero seriale: 2037 Autore: EB