<1818-1896>. Figlio di Giorgio, di professione giudice, e di Amalia de Bellat di Borgo Valsugana, nacque a Levico nel 1818. Terminati gli studi ginnasiali e liceali a Trento, seguì corsi universitari prima ad Innsbruck, poi a Vienna dove si laureò in legge.
Terminati gli studi entrò come praticante nello studio dell'avvocato Angelo Ducati a Trento. Dopo tre anni conseguì l'abilitazione a Innsbruck, presso il Tribunale d'Appello.
Nel 1841 si laureò anche presso l'Università di Padova.
Esercitò l'avvocatura prima ad Ala e quindi a Monza. Nel 1869 gli venne riconosciuto il titolo di "Avvocato consulente della Real Casa".
Nel 1880 si trasferì a Firenze e poi, per poter seguire il figlio ingegnere, Segretario della Direzione generale delle Ferrovie meridionali, ad Ancona. Seguì il figlio a Bologna, Foggia, Firenze, Verona.
L'Ambrosi lo definisce "uomo di elevati sentimenti e di profonda cultura".
Ancora studente a Vienna scrisse "All'Italia di Owerback", ode stampata nella "Rivista Viennese", giornale diretto dal filologo Giambattista Bolza, al quale collaboravano Nicola Negrelli e Tommaso Gar. A Vienna tradusse in versi italiani "Gli eroi" di Uhland, "Alla mia spada", ode di Teodoro Korner.
Tra il 1839 al 1894 pubblicò opere in poesia e in prosa.
Morì a Verona il 30 marzo 1896. Cfr. F. Ambrosi, Scrittori ed artisti trentini, Bologna 1972, pp. [301]-304; A. Zanetel, Dizionario biografico di uomini del Trentino sud-orientale [S.l.] 1978, pp. 295-297; G. Petrella, I libri nella torre. La biblioteca di Castel Thun, una collezione nobiliare tra XV e XX secolo (con il catalogo del fondo antico), presentazione di M. Rossi, [Firenze] 2015, pp. 87, 154, 224-226.
SBT-UBAL - Biblioteca Thun, VIII 241/2, sulla coperta nota manoscritta di dono a Violante Martinengo Cesaresco: Alla colta e nobile Signora | la contessa Violante Thunn | In segno di venerazione | l'Autore.