<1872-1952>. Nato a Bagnacavallo (RA) nel 1872 studiò ragioneria per volontà del padre, e successivamente si laureò in lingua francese a Venezia, materia che insegnò in varie città legando l’esperienza lavorativa a quella del viaggio e della ricerca.
Collezionò libri, quadri, fotografie intessendo rapporti con molti intellettuali e collezionisti, in particolare con Carlo Piancastelli.
Pervenuta per lascito testamentario la sua donazione comprende numerose edizioni del ‘500, ‘600 e ‘700 di letteratura italiana e francese e opere dantesche. L’archivio conserva la sua corrispondenza con letterati e critici d’arte e collezionisti.
Cfr. G. Docci, Ricordo di Emilio Biondi in «Studi romagnoli» 5 (1954), pp. 468-473; I. Oriani, Le acquisizioni della Biblioteca comunale dal 1877 ad oggi, in La Biblioteca comunale di Faenza, la fabbrica e i fondi, Faenza, 1998, p. 353
FA - G 034 004 056, sul frontespizio: Émile Biondi