<1614-1681> Nato a Ferrara nel 1614, studiò a Bologna, ottenendo il grado di maestro in arti e in teologia, e successivamente quello di maestro in diritto. Nominato canonico della cattedrale di Ferrara e referendario della Segnatura di grazia e di giustizia, nel 1639, ormai residente a Roma, fu inviato in Inghilterra, dove rimase fino al 1641, quando gli attacchi sempre più frequenti contro i cattolici lo indussero a lasciare il Regno. Alla fine di quello stesso anno succedette a Francesco Maria Machiavelli come nunzio straordinario a Colonia. Anche negli anni successivi continuò a interessarsi delle questioni inglesi e nel febbraio del 1642 trattò con i diplomatici spagnoli un eventuale sostegno alla rivolta irlandese. Il 4 maggio del 1643 fu nominato vescovo di Faenza, e pochi mesi dopo fu nominato cardinale. Nel 1668, terminato l’ottavo sinodo, indisse una missione generale, predicata dai gesuiti Paolo Segneri e Giovanni Pietro Pinamonti da maggio a novembre del 1671. Nel 1676 fece stampare le costituzioni sinodali in un solo volume, a beneficio dei parroci della diocesi. Morì a Faenza il 23 novembre 1681 e fu inumato nella cattedrale. La sua ricca biblioteca di oltre 2300 volumi elencati nell’inventario redatto dal notaio Balestrazzi per legato testamentario furono lasciati al Collegio dei Gesuiti di Faenza che dovranno “eo quo convenit ordine collocare et disponere et ibi perpetuo conservare” senza alienarne alcuno “quantumvis minimum et parvi momenti”, costituendo così la più antica delle biblioteche del Collegio dei Gesuiti di Faenza. Cfr. DBI, 88, Roma, 2017, pp.557-559; G.M Valgimigli, Memorie istoriche di Faenza, Biblioteca comunale ms 62/1, vol. XVI, fasc. 75: testamento del card Rossetti; Faenza, Archivio di stato, Corporazioni religiose soppresse, Padri Gesuiti, XXVI.52, c. 174