<1859-1938 > Nasce a Ravenna l’uno marzo 1859, insieme al fratello Alessandro studia presso l’Accademia di Belle Arti cittadina, discepolo del fiorentino Arturo Moradei; prosegue poi gli studi a Roma per quattro anni. Pittore di soggetti militari, in particolare risorgimentali, partecipò a importanti mostre italiane e straniere, lo stile delle sue battaglie è stato paragonato a quello dei macchiaioli. Fu anche abile incisore e le sue opere all’acquaforte trattavano soprattutto soggetti ravennati. Vince nel 1900 all’Esposizione Internazionale di Parigi con la sua tela Carica della cavalleria del Monferrato alla battaglia di San Martino, donata dall’artista al Comune di Ravenna (1958) e oggi conservata in Biblioteca Classense. Sue opere furono acquistate per la Galleria d’Arte moderna di Roma, di Venezia, di Bologna, altre opere si trovano a Tokio e Buenos Aires ma la maggior parte della sua produzione si trova negli Stati Uniti. La sua attività si rivolge anche all’insegnamento: per due anni (1908-1910) fu Direttore dell’Istituto di Belle Arti di Venezia e in seguito lo divenne per l’Accademia di Ravenna, svolgendo anche l’insegnamento di figura, dove mantenne la direzione fino alla morte (3 giugno 1938). Coetaneo e amico di Corrado Ricci, l’intellettuale coinvolse Guaccimanni nelle operazioni per i festeggiamenti del centenario dantesco: l’artista realizzò un ritratto del Poeta, la veduta della tomba, la raffigurazione della lampada e queste opere furono poi pubblicate come materiali promozionali della città. Cfr. G.Costa, C. Spadoni, F. Gabici, D. Poggiali, P.Foglia, I Guaccimanni. Vittorio e Alessandro, Ravenna, Mistral, 2013; G. Viroli, Quadreria classense. Dipinti e sculture dal 15. al 19. secolo nella fabbrica classense di Ravenna, presentazione di D. Domini e C. Giuliani, Ravenna, Longo, 1993, p. 258-259; U.Thieme, F. Becker, Allgemeinen Lexicon der bildenden Kunstler, Leipzig, Gresse Hanselmann, v. 22, 1922, p.160 -161; A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Leonilde M. Patuzzi, 1962, II, p. 908; L. Servolini, Dizionario illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, 1955, p. 404; B. Gugliotta, B.Guerri, Inclusa est flamma. Ravenna 1921. Il secentenario della morte di Dante, Ravenna, Longo, 2023, p.86; C.Giovannini, F. Ricci Museo, scuola, città. La Galleria dell'Accademia di Ravenna, Bologna, IBC, 1981, 145 -154; catalogo della Pinacoteca comunale di Ravenna, collezione moderna '800-'900, Ravenna, Essegi, 1990, p.84.
RAVCL RAVEN 0500 01346 055, sul verso della coperta editoriale, ex libris della biblioteca di Vittorio Guaccimanni raffigurante un gufo su una pila di libri e riportante la frase "e non sapremo il vero".