<1542-1610>. Membro di una delle famiglie più influenti del patriziato tridentino - dal 1535 anche detentrice di poteri giurisdizionali a Segonzano (TN) -, nel 1564 divenne canonico del Capitolo della cattedrale di Trento. Tra il 1583 e il 1602 fu vicario generale, mentre tra il 1593 e il 1604 svolse la funzione di consigliere episcopale. Morì nel 1610, lasciando per legato testamentario tutti i suoi libri stampati al convento francescano di San Bernardino. Attualmente la Fondazione Biblioteca San Bernardino conserva almeno 33 edizioni a lui riconducibili. Cfr.: C. Nubola, Conoscere per governare. La diocesi di Trento nella visita pastorale di Ludovico Madruzzo (1579-1581), Bologna 1993, pp. 571-572; Incunaboli e cinquecentine della Fondazione Biblioteca S. Bernardino di Trento. Catalogo, a cura di C. Fedele e A. Gonzo, Trento 2004, p. 1460; Trento, Archivio Provinciale, Archivio a Prato, 1326.1
SBT-FBSB - r-VII 892, sul frontespizio nota di possesso manoscritta: Vive ut vivas | Sylvij à prato. | Postea p(er)tinet ad | locu(m) S(anc)ti Bernardini | Tridenti .1612. | ex legato illius R(everen)di d(omi)ni.