<1874-1943>  Santi Muratori nasce a Ravenna il 16 settembre 1874. Si laurea in lettere all'Università di Bologna nel giugno 1897 e in seguito frequenta la Scuola di perfezionamento in Storia dell'arte all'Università di Roma. Svolge l’attività di insegnante per i ginnasi di Pontedera (1897-1898), Ravenna (1898-1910) -dove dirige dal 1908 al 1910 anche il Museo civico, Ferentino (1910-1911), Genova ( 1911-1912) e di nuovo Ravenna dall'ottobre 1912.
Nel settembre 1913 gli viene affidato l'incarico, allora non retribuito, di dirigere la Biblioteca Classense ed è nel 1924 che lascia l'insegnamento per occuparsi soltanto della biblioteca fino alla morte, avvenuta il 30 dicembre 1943. Nel trentennio della sua direzione Muratori lavora alacramente per la biblioteca. Oltre a rendere la Classense il punto di riferimento per gli studi di storia locale (si deve a lui la creazione di un catalogo per soggetti locali che rappresenta la base di partenza per qualunque ricerca sulla storia della città e del suo territorio) Muratori costituisce sezioni speciali per le riviste e i periodici, avvia il catalogo per soggetti, cura il restauro di opere di pregio, come la preziosa raccolta di silografie quattrocentesche di argomento sacro; predispone gli spazi per accogliere nuove acquisizioni come le raccolte private appartenute a Corrado Ricci e a Luigi Rava, illustri intellettuali ravennati che insieme a Muratori si dedicano in quegli anni alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città. Sempre con lo scopo di accrescere il valore e il patrimonio della biblioteca, un’altra importante annessione della quale Muratori fu attivo promotore è l’acquisto della raccolta dantesca Olschki, fondo tra i più completi e omogenei relativamente a edizioni, traduzioni e commenti agli studi danteschi. Infatti nel 1903 il direttore della Classense farà parte della Commissione di cittadini creata per decidere riguardo l’utilizzo dei fondi raccolti dal 1890 per l’erezione di un nuovo monumento a Dante: l’idea vincente, promossa dallo stesso Muratori, sarà l’acquisizione di una biblioteca a tema dantesco. Nel 1905 il Comune accetterà la proposta di vendita di una preziosa raccolta dantesca del libraio Leo Samuel Olschki e il 13 settembre 1908 verrà inaugurata l’allora Sala Dantesca che ancora oggi accoglie la biblioteca, sita nell’undicesima sala storica della biblioteca.Il prestigioso acquisto non è l’unica attività di Muratori legata al culto di Dante: nel 1914, insieme a Ricci e Rava, dà vita a un ciclo di Letture dantesche, nel 1921 collabora alle iniziative culturali del VI Centenario della morte di Dante e alla sistemazione della Zona Dantesca e nel 1925 crea l’Opera di Dante. È inoltre protagonista di altre attività culturali: fonda nel 1927 la Società degli amici dell'arte, è socio della Deputazione di storia patria per le province di Romagna e ispettore bibliografico onorario. Dal 1941 alla morte dirige inoltre la Sezione di Archivio di Stato di Ravenna.

E’ autore di numerose pubblicazioni che trattano soprattutto di storia ravennate, arte, scavi archeologici, letteratura: il culto di Dante fu motore per vari articoli (raccolti da G.B. Maramotti in Scritti danteschi), l’opera di più ampio respiro è I tempi, la vita e l'opera letteraria di Jacopo Landoni:1772-1855; é autore del contributo Le biblioteche della provincia di Ravenna per il volume Tesori delle biblioteche d'Italia. Emilia e Romagna (1932), realizza una guida della città (1931) e una per il Museo nazionale di Ravenna (1937). Intensa anche la collaborazione con importanti riviste locali come «La Romagna» e «Felix Ravenna» e ad altri periodici. Il Fondo Muratori della biblioteca Classense conserva materiale librario e un consistente carteggio.

Cfr.: S. Muratori, Tutte le opere: volume 1 (1897-1911), a cura di Franco Gàbici, Ravenna, 2014; E. Bottasso. Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo, a cura di R.Alciati, Montevarchi, 2009, p. 320; G. Bosi Maramotti, Nota introduttiva, in S. Muratori,Scritti danteschi, introduzione e note a cura di G. Bosi Maramotti, Ravenna, 1991, pp. 7-21; G. Mesini, Santi Muratori nel venticinquesimo anniversario della morte, Ravenna, 1968; S.Fausto, Santi Muratori: elenco delle pubblicazioni, «Il Comune di Ravenna: bollettino municipale di cronaca amministrativa e di statistica», numero unico (1947), pp. 9-23; D. Fava, Santi Muratori, «Atti e memorie / Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna», 9 (1943-45), pp. 195-199.

Data di nascita
1874
Data di morte
1943
Voci di rinvio
Fabbri, Odilone
Didimo laico
Segno di possesso: Note di possesso

RAVCL - F.MURATORI 4. 3. 12., sull'occhietto firma autografa: Santi Muratori

Biblioteca di appartenenza

RAVCL - Biblioteca Classense

Numero seriale: 3298