<1584-1773> L’ingresso dei padri gesuiti a Mantova, datato storicamente al 1584, fu agevolato dal consenso del duca Guglielmo Gonzaga, che permise l’insediamento dei gesuiti in una zona strategica della città. Essi presero possesso della chiesa di San Salvatore e delle case annesse: la canonica fu utilizzata come abitazione mentre gli edifici adiacenti adattati a scuole, che, nell’intenzione originaria, avrebbero dovuto impartire lezioni a giovani di ogni condizione sociale. Questa sede si rilevò quasi subito poco congrua alle esigenze dei religiosi per gli spazi angusti, ma fu soprattutto la comunità ebraica a bloccarne i progetti di espansione, in quanto la zona era densamente abitata da famiglie ebree che vi esercitavano inoltre attività bancarie e commerciali. Da questo momento per i padri gesuiti si aprì un periodo di espansione nel cuore del tessuto della città, favorito da intensi rapporti con la famiglia Gonzaga. I religiosi concentrarono infatti in un unico isolato i nuclei edilizi più significativi: il convento, luogo di residenza e preghiera, la scuola e la chiesa (attualmente gli edifici sono occupati dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca Comunale Teresiana, dal Liceo Classico Virgilio). Nell’isolato di contrada Grifone (oggi via Ardigò) acquistarono, modificarono e aggregarono edifici, cortili e orti tra 1585 e circa la metà del XVIII secolo: la costruzione della chiesa della SS. Trinità, sorta sull’antico tempietto di San Felice, terminò nel 1605 ed ebbe funzioni non solo liturgiche ma anche di intrattenimento in quanto luogo di rappresentazioni teatrali e musicali. Cuore pulsante della Compagnia dei Gesuiti fu l’attività didattica: fin dal 1599 la scuola impartì lezioni di grammatica, retorica e filosofia morale, rivolte principalmente all’educazione di giovani dell’alta borghesia poi nel 1625, grazie all’intervento di Ferdinando Gonzaga venne istituito uno “Studio Universale” chiamato “Pacifico Ginnasio Mantovano” che ebbe la facoltà di conferire lauree in filosofia e teologia, giurisprudenza e medicina e l’edificio ospitante fu denominato “Palazzo degli Studi”. In età asburgica, l’ingerenza dell’imperatrice Maria Teresa mutò già dal 1760 l’assetto dell’organizzazione scolastica, abolendo progressivamente i corsi di studio universitari, in favore dello Studio di Pavia. Il “Regio Arciducale Ginnasio” (ex Studio gesuitico) presentò quindi un corso di studi inferiori preparatori ai corsi universitari e un corso di studi superiori che si concludevano con l’attribuzione della laurea in filosofia e teologia. La soppressione della Compagnia dei Gesuiti, con il breve “Dominus ac Redemptor” di papa Clemente XIV nel 1773, portò profonde modificazioni. La direzione scolastica del Reale Ginnasio fu completamente assorbita dal governo austriaco e tutto il complesso architettonico gesuitico venne destinato ad altre riutilizzazioni: la chiesa, la residenza conventuale e le vecchie aule furono assegnate ai padri Agostiniani; al Reale Ginnasio si aggiunsero l’Imperial Regia Biblioteca, il Museo d’Antichità, il Laboratorio di Fisica, il Museo di Storia Naturale e l’osservatorio astronomico. La biblioteca del Collegio dei Gesuiti fu uno dei primi nuclei che costituirono il patrimonio librario della neonata Imperial Regia Biblioteca nel 1780. Si formò mediante acquisti, donazioni e lasciti dei padri gesuiti, poi in seguito alla soppressione, le disposizioni asburgiche ne imposero l’aggregazione alla biblioteca dell’Accademia e poi a quella Regia. Cfr.: Tamassia, Luisa Onesta. Il Collegio dei Gesuiti a Mantova (1584-1773), Università degli Studi Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Lettere Moderne, relatrice Deanna Lenzi, a. a. 1987-1988; Bazzotti, Ugo. Il convento dei Gesuiti, il Palazzo degli Studi e la Biblioteca pubblica. Sintesi storica in La Biblioteca comunale Teresiana fra storia e futuro, a cura di Cesare Guerra, Mantova, Publi-Paolini, 2014, pp. 35-53; Istoria del Collegio di Mantova della Compagnia di Gesù: parte prima scritta dal padre Giuseppe Gorzoni, a cura di Anella Bilotto, Flavio Rurale, Mantova, Arcari, 1997, pp. 13-33; Istoria del Collegio di Mantova della Compagnia di Giesù: parte seconda, scritta dal padre Giuseppe Gorzoni; a cura di Angelo Piccini, Flavio Rurale, Mantova, Biblioteca Teresiana, 2019; Appendice. Breve excursus sulle provenienze dei volumi e i criteri di attribuzione in Catalogo degli incunaboli della Biblioteca Comunale Teresiana di Mantova, a cura di Pasquale Di Viesti, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2017, pp. LXVIII-LXIX; Guerra, Cesare. Premessa in Le Cinquecentine Mantovane della Biblioteca Comunale di Mantova, a cura di Francesca Ferrari, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2008, pp. VII-VIII.
LO112 - 3.I.15, sul frontespizio nota di possesso ad inchiostro di mani diverse: Collegij Mantuani | Societ(atis) Jes(u) Cat(alogo) Ins(criptus) Bibl(iothecae)