<1896-1982> Nacque a Roma il 6 settembre 1896 e trascorse i primi anni in Svizzera, dove suo padre era impiegato di banca. In seguito alla morte del padre, Praz si trasferì a Firenze con la madre. Diplomatosi nel 1914 studiò legge all’Università di Bologna e poi in quella di Roma, dove trascorse gli anni di guerra. Alla Sapienza ascoltò anche lezioni di letteratura come quelle del filologo e critico Cesare De Lollis, in quegli anni cominciò a studiare privatamente la lingua inglese e a cimentarsi in traduzioni di poeti romantici dell’Ottocento. Si laureò con lode nel 1918, ma ben presto capì che la legge non faceva per lui e ottenne dal padrino di passare altri due anni all’Istituto di studi superiori dell’Università di Firenze, dove studiò lettere e filologia, laureatosi nel 1920 ebbe in quell’anno due incontri fondamentali, con la scrittrice inglese residente a Firenze Vernon Lee, che lo introdusse in un giro di intellettuali britannici e lo segnalò al London Mercury, al quale Praz inviò corrispondenze (Letters from Italy) fino al 1932; e con Giovanni Papini, che lo incaricò di tradurre una scelta di poeti inglesi dell’Ottocento e gli Essays of Elia di Charles Lamb, per l'editore Carabba di Lanciano. Questi furono per lui una scoperta e un modello cui rifarsi. Nel 1923 ottenne una borsa di studio e di perfezionamento in filologia moderna e passò alcuni mesi a Londra, dove entrò in contatto con parecchi letterati noti e illustri. Al rimpatrio trovò un’Italia scossa da fermenti e frequentò un circolo fiorentino di antifascisti tra cui i fratelli Carlo e Nello Rosselli, Pietro Calamandrei, Gaetano Salvemini, ma se ne allontanò presto, riconoscendo la propria natura indifferente alle lotte e agli schieramenti. Alla fine del 1923 si trasferì a Liverpool come senior lecturer di italiano e vi rimase otto anni, fondamentali per la sua formazione definitiva e per la genesi delle opere. Nel 1929 iniziò una collaborazione con La Stampa che si protrasse fino al 1940. È del 1930 il suo libro destinato a diventare il più famoso, La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica. Nel 1934 è nominato alla cattedra di letteratura inglese all’Università La Sapienza e si trasferì nella capitale; da poco aveva sposato Vivien che era stata sua lettrice durante l’ultimo anno in Inghilterra. Nel 1936 uscì la sua Antologia della letteratura inglese (Messina), e nel 1937 quella Storia della letteratura inglese (Firenze) rimasta strumento indispensabile per generazioni di studenti. Nel 1938 nacque la sua unica figlia, Lucia. Nel 1941 avvenne la separazione dalla moglie. Uscirono in seguito: Gusto neoclassico, Machiavelli in Inghilterra e altri saggi, Viaggio in Grecia, Fiori freschi, Ricerche anglo-italiane, Motivi e figure. Durante l’occupazione tedesca, chiusa l’Università, sfruttò il tempo libero per imparare il russo. Nel 1946-1947 uscirono ancora, per sua cura, i volumi del Teatro di Shakespeare e nel 1949 fondò la rivista English miscellany che diresse fino al 1958 Negli anni ’50 uscirono molte sue opere sulla letteratura inglese.. Nel 1955 viaggiò in Austria e pubblicò Il mondo che ho visto. Nel 1957 ebbe la laurea in lettere honoris causa dell’Università di Cambridge. Nel 1960 uscì a Milano Bellezza e bizzarria e nello stesso anno Praz fu insignito con il premio Feltrinelli dell’Accademia nazionale dei Lincei per la filologia e la critica letteraria. Nel 1962 fu nominato Knight Commander of the British Empire dalla regina d’Inghilterra. Tra il 1963 e il 1965 fu, tra l’altro, a Parigi, negli Stati Uniti e in Australia. Nel 1966 lasciò l’insegnamento per limiti d’età; ci fu una cerimonia cui parteciparono i suoi allievi più illustri, dove furono presentati i due volumi celebrativi di Friendship’s Garland. Nel 1967 uscì Panopticon romano, cui seguirono Caleidoscopio shakespeariano nel 1969 e, nel 1970, negli Stati Uniti Mnemosyne. Nel 1972 a Milano uscì Il patto col serpente, integrazione ideale de La carne, la morte e il diavolo. Nel 1975 uscì Il giardino dei sensi. Studi sul manierismo e il barocco. Continuò a pubblicare fino al 1980. Morì a Roma il 23 marzo 1982. Cfr.: DBI, 85, Roma, 2016, pp. 293-296; A. Fabbri, La corrispondenza tra Antonio Corbara e Mario Praz (1945-1979), in Nautilus, 2014, pp. 75-99.

Data di nascita
1896
Data di morte
1982
Segno di possesso: Note di possesso

FA - COR 0678, sul frontespizio dedica "A Antonio Corbara I grato ricordo di una visita I a Faenza e a Giani I Mario Praz I Faenza 13 ottobre 1951

Biblioteca di appartenenza

FA - Biblioteca comunale Manfrediana

Numero seriale: 3349 Autore: IA