<1812-1892>. Matteo Francesco Giuseppe Probo Thun nacque a Trento il 28 novembre 1812, figlio unico del conte Leopoldo Ernesto e della contessa Violante Martinengo Cesaresco, esponente di una nobile famiglia bresciana. Cresciuto tra il castello di Thun, in Valle di Non, e il palazzo di famiglia a Trento, Thun ebbe come precettore il sacerdote Giuseppe Pinamonti e come riferimenti adulti gli esponenti dei circoli colti della città che facevano capo alla contessa Violante, ma anche in altri centri come la Milano di Andrea Maffei. Nei suoi numerosi viaggi conobbe la giovane Raimunda Thurn-Hofer Valsassina, per tutti Raimondina, che sposò a Venezia il 22 gennaio 1839 e che morì di parto insieme al figlio due soli anni dopo, il 2 gennaio 1841. Il 12 giugno 1843 sposò in seconde nozze Carolina Arsio, appartenente a una famiglia della nobiltà locale, di nove anni più giovane di lui e che gli diede sei figli: Violante, nata nel 1844, Giovanna (1845), Leopoldo Francesco (1846), Antonia (1849), Maria (1851) e Francesco Augusto (1854).
Fece parte dell’Istituto sociale di Trento; nel 1847 partecipò al Congresso degli scienziati italiani in Venezia e fu aggregato all’Accademia olimpica di Vicenza; nel 1848 fu aggregato all’Accademia roveretana degli Agiati. L’8 aprile 1848, dopo la dichiarazione di guerra da parte del Piemonte, fu arrestato dalle autorità austriache; la detenzione ebbe durata breve, anche per l’intervento del potente cugino boemo Leo Thun. Nel 1851 fu eletto consigliere comunale e nominato corrispondente per Trento della Centralcommission für Baudenkmale di Vienna. All’inizio degli anni Sessanta subì un improvviso fallimento economico, dovuto a investimenti sbagliati, amministratori corrotti, ingenuità e debolezza di carattere. Nel 1864 si recò a Vienna per ottenere l’appoggio del Creditanstalt di fronte a creditori sempre più aggressivi; trasferì tutta la famiglia a Padova e dovette cedere numerosi beni di proprietà della famiglia in Trentino. L’ultimo quindicennio della sua vita si svolse nel palazzetto di Mezzocorona, a nord di Trento, acquistato anni prima dal padre, in compagnia della moglie e della figlia Maria, rimasta nubile.
La biblioteca di Castel Thun, collocata fino all’acquisizione nel 1992 nella torretta sud-occidentale della cinta muraria esterna del Castello, è attualmente conservata presso la sede dell'Archivio provinciale di Trento. Il fondo, costituito complessivamente da oltre 9.000 unità bibliografiche, comprende monografie e periodici risalenti ai secoli XV-XX.
Cfr. DBI, 95, Roma 2009, pp. 586-588.
SBT-UBAL - Biblioteca Thun, VII 175, in calce al frontespizio timbro a inchiostro blu mm 30 x 4: C. Matteo Thunn.