<1668-1750>. Apostolo Zeno lasciò la propria biblioteca al Collegio del Ss. Rosario dei Domenicani Osservanti alle Zattere (Gesuati), redigendo testamento nel 1747 e portandolo a esecuzione poco prima della sua morte, nel 1750, quando fu effettuato il trasporto di oltre duecento casse di libri al convento. Il lascito avrebbe avuto valore solo se la biblioteca fosse stata conservata per sempre separata e distinta da quella del convento, se i frati si fossero impegnati nella redazione di un nuovo catalogo, se non si fosse proceduto alla vendita dei doppi. Il fratello di Zeno, Andrea Cornaro intentò una causa contro i Domenicani per rivendicare la restituzione della biblioteca, causa proseguita dai figli di lui, sino al 1770. Gli atti di questa vicenda giudiziale sono stampati in: Per li rr. pp. Domenicani Osservanti delle Zattere, [1770] (Marc. It. X, 55 [=6531]. Per difendersi dalle pretese del Cornaro, che accusava i frati di vendere i duplicati, di non preservare la biblioteca zeniana separata, essi compilarono ampie memorie che documentano dettagliatamente l'intera vicenda (Marc. It. X, 55 [=6531]).
Il catalogo della biblioteca di Apostolo Zeno è il codice marciano It. XI, 289-293 (=7273-7278); altri cataloghi della stessa biblioteca sono: It. XI, 92 (=6797), Catalogo delle miscellanee di opuscoli a stampa di Apostolo Zeno; It. XI, 288-293 (=7273-7278), Catalogo dei libri italiani posseduti da Apostolo Zeno.
Si veda anche: A. Barzazi, Dallo scambio al commercio del libro. Case religiose e mercato librario a Venezia nel Settecento, in «Atti dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Cl. di scienze morali, lettere ed arti» 156 (1997-98), pp. 1-45.
Ex libris xilografico: APOSTOLI | ZENI. (Bragaglia n. 551)
L'ex libris di Zeno presenta quattro piccole "S" nella cornice: due nella parte superiore e due in quella inferiore. Ne esistono alcune varianti che differiscono per i ferri della cornice e per la presenza o meno delle "S".
BM - 76 D 62 - 63 sui contropiatti anteriori, variante di parte dell'ex libris zeniano riscontrata solo in questi esemplari: APOSTOLI ZENI | -
L'ex libris è stato fatto fare dai Padri Domenicani Osservanti del Collegio del Ss. Rosario alle Zattere, detti Gesuati, dopo aver ricevuto la biblioteca di Apostolo Zeno, per distinguere in modo inequivocabile i libri zeniani. In alcuni casi è stato apposto per errore anche su libri che non furono di Apostolo Zeno, come risulta dal fatto che compare anche su alcuni libri posteriori alla sua morte. Cfr. codice marciano It. X, 55 (=6531), Carte e documenti spettanti alla biblioteca di Apostolo Zeno e al possedimento di essa presso li domenicani osservanti di Venezia..., c. 23v: "... Allora fu che, per evitare ogni qualunque minima confusione tra questi nuovi libri, e quelli del Sig.r Apostolo, si penso di marcare i libri zeniani, uno per uno niun accettuato con un viglietto contenente il nome e cognome del gran benefattore Apostoli Zeni".
Sugli esemplari appartenuti ad Apostolo Zeno si possono riscontrare altri segni di possesso: tre note di possesso manoscritte in forma crittografica - a rombo, a parallele incrociate e a & - una nota di possesso con le iniziali e dei contrassegni sulle legature.