<sec. XVIII> Forse identificabile con il carmelitano Padre Antonio Antonelli citato da L. de Jenner, Di Giovanni Maria Manarutta cronografo e antiquario di Trieste, in «L'Istria» 4 (1846), p. 15, che lasciò a cavallo fra fine '600 e inizi '700, un legato di duemila ducati al Convento dei Carmelitani di Padova, somma impiegata poi nella stampa dei Complutensi di filosofia.