<1492-1810> Delegati della Comunità di Viadana si recarono a Reggio Emilia nel 1492 per richiedere ai Minori Osservanti della Provincia Bolognese, là convocati per l’annuale Capitolo, la concessione di erigere un convento nel territorio viadanese. Con il Breve datato 23 settembre 1492 papa Alessandro VI approvò l’istanza della Comunità, che aveva già in precedenza individuato nell’ospizio di San Pietro, di proprietà comunale, il luogo dove sarebbe sorto il convento. Il nobile viadanese Ludovico Gardani Rescazzi, mediante delega pontificia del 23 settembre 1492, venne nominato Sindaco Apostolico per la sovrintendenza dei lavori con atto notarile rogato da Cristoforo Caleffi. Il 28 ottobre del 1492 nella cappella dell’ospizio, finalmente venne rogato dal notaio Bartolomeo Porta l’atto di fondazione del convento, stipulato fra il podestà Pandolfo Malatesta e i consiglieri di Viadana, alla presenza del Sindaco Apostolico e del Vicario Provinciale di Bologna fra Marco da Rimini. I conventi dei Minori Osservanti godettero sempre della protezione della famiglia Gonzaga e anche per quello di Viadana, i marchesi Francesco II Gonzaga e poi il figlio Federico II, elargirono frequenti e sostanziosi contributi per l’avanzamento della costruzione del convento e della chiesa che venne consacrata il 14 novembre 1515 dal vescovo Luca Seriate. Il convento divenne anche un luogo di formazione religiosa e di istruzione scolastica di teologia e filosofia morale: nel 1634 venne istituito un Noviziato ossia un Seminario conventuale che venne soppresso da papa Innocenzo XI nel 1684 quando il convento venne aggregato, fino al 1688, alla Provincia Milanese. Il Seminario venne nuovamente istituito nel 1699, mantenendo la cattedra di teologia fino all’anno 1767 quando, per volere di Maria Teresa d’Austria, il convento venne annesso da papa Clemente XIII alla Provincia Minoritica Mantovana. Da questo momento, come tutti gli enti religiosi della Lombardia austriaca, anche il convento viadanese visse momenti complicati fino al tragico epilogo: nel 1786 per decreto imperiale di Giuseppe II d’Austria, il convento venne requisito divenendo proprietà demaniale pur permettendo ai religiosi di rimanere; seguirono altre requisizioni e restrizioni nel 1793, 1797 e nel 1805. Con Regio decreto del 25 aprile 1810 il convento venne definitivamente soppresso: i locali vennero prima affittati e poi venduti all’asta; nel 1815 demoliti per ricavarne materiale da costruzione. Cfr.: A. Ganda, I libri dei Minori Osservanti del convento di S. Francesco in Viadana alla fine del Cinquecento, Viadana 2011, pp. 5-68; C. Baroni, Dizionario Onomastico Mantovano, Rivarolo Mantovano (MN) 2002, p. 138.

Nel 1596 la Congregazione dell’Indice richiese a tutti i conventi e monasteri di avviare un censimento di tutti i volumi conservati nelle librerie comuni dei singoli istituti e quelli di proprietà di ogni religioso, ciò ovviamente per controllarne le letture e gli interessi letterari. La Congregazione prescrisse che la redazione dei cataloghi dovesse identificare l’autore e titolo del libro, note tipografiche e formato. Gli elenchi inviati a Roma dal convento viadanese evidenziarono un patrimonio librario stimato in 476 volumi di cui solo 41 di pertinenza della biblioteca conventuale: comprendevano manuali di oratoria, di diritto canonico, di grammatica latina, greca ed ebraica, di paleografia latina, opere dei Padri della Chiesa, testi interpretativi della Bibbia, opere filosofiche e teologiche. Purtroppo è assente il catalogo della biblioteca al tempo della soppressione del convento (1810): la biblioteca fu infatti rinvenuta da Luigi Fiorio, segretario della Direzione del Demanio di Mantova, in uno stato di disordine e non ritenne opportuno, per il gravoso lavoro, farne redigere uno. Questa lacuna non permette quindi di ricostruire la consistenza reale della biblioteca del convento due secoli dopo il censimento della Santa Sede. Cfr.: Biblioteca Apostolica Vaticana – Vat. Lat. 11271, fasc. XX, cc. 379-398r. Vidaliana, conv. S. Francisci; A. Ganda, I libri dei Minori Osservanti del convento di S. Francesco in Viadana alla fine del Cinquecento, Viadana 2011, pp. 5-6; 64-68; Catalogo degli incunaboli della Biblioteca Comunale Teresiana di Mantova, a cura di P. Di Viesti, Firenze 2017, p. XXVII.

 

Data di nascita
1492
Data di morte
1810