<1502-1561> Nacque a Venezia da una famiglia di origine bresciane, entrò nell'ordine domenicano nel 1517. Studiò a Padova dove divenne uditore presso lo Studio pubblico e poi professore di teologia e di filosofia. Nel 1534 venne nominato priore del convento dei SS. Giovanni e Paolo di Venezia, carica che ricoprì successivamente anche negli anni 1541, 1553 e 1560. Nel 1544, accettando la carica di reggente presso Santa Maria Novella, si spostò a Firenze dove potè dedicarsi maggiormente ai suoi studi; oltre all'attività accademica, fu autore di diversi scritti di carattere letterario, filosofico e teologico.
In Marciana si possiede un altro interessante autografo di Medici, presente nelle ultime carte aggiunte al ms. marciano Lat. VI, 39 (=2527) che contiene la versione latina della Politica di Aristotele. Il Medici scrive qui una lettera al lettore in cui spiega le vicende del codice, da lui posseduto dopo mediazione di Carlo Sigonio per dono dell'umanista Bernardino Loredano, ed utilizzato come fonte primaria per la fortunata stampa del 1558 dell'editore veneziano Tommaso Giunta. Nella polemica lettera Medici precisa che, nonostante sul testo e sul commento di San Tommaso avessero lavorato insieme a lui diversi eruditi tra cui Marc Antoine Muret e Remigio Fiorentino, nell'edizione giuntina il merito del lavoro venne invece preso esclusivamente da Marciano Rota. Cfr.: Ferrari, Onomasticon, p. 458; DBI, 73, 2009, pp. 172-174; G. Degli Agostini, Notizie istorico-critiche intorno la vita e le opere degli scrittori viniziani, 2 (1975) , pp. 372-410; M. Curnis, Il codice Marc. Lat. 2527, Muretus e la Politica di Aistotele in "Tanti affetti in tal momento". Studi in onore di Giovanna Garbarino, Alessandria 2011, pp. 297-304.

Data di nascita
1502
Data di morte
1561
Voci di rinvio
Medices, Sixtus
Medici, Sisto : de'