<1877-1961> Nato a Montichiari in provincia di Brescia e deceduto a Milano. Aggiuge al cognome Treccani il proprio patronimico nobiliare “Degli Alfieri” in quanto il nonno e il prozio paterni avevano esercitato la funzione di alfieri, portando lo stendardo municipale nelle principali manifestazioni pubbliche di Montichiari. Tra 1892-1895 frequenta a Brescia l’istituto tecnico Nicolò Tartaglia conseguendo il diploma nella sezione fisico-matamatica; nel 1895 a Milano conosce Adriano Centenari fondatore della società milanese Centenari & Zinelli (la prima fabbrica di tessuti elastici creata nel 1872) e decide di diventare un tecnico tessile; si trasferisce a Krefeld in Renania per frequentare la più importante scuola tessile d’Europa. Tra 1897-1920 ritorna a Milano e inizia a lavorare in posizioni dirigenziali per le industrie tessili Alzati, Rossi, cotonificio Valle Ticino, cotonificio Cova, i cotonifici Veneziano, Amman, Fossati & Lamperti, il lanificio Targhetti. Tra 1920-1922 finanzia a Milano la fondazione di una rivista settimanale di politica, "Risorgimento" diretta da Gian Galeazzo Arrivabene. Nel 1923 finanzia l’acquisto per il rientro in Italia del codice miniato quattrocentesco, "Bibbia di Borso d’Este", donandola allo Stato italiano e nel 1924 è nominato senatore. Nel 1925 è firmatario del "Manifesto degli intellettuali italiani fascisti agli intellettuali di tutte le nazioni"; si iscrive al partito fascista; fonda l’Istituto Giovanni Treccani per la pubblicazione dell’"Enciclopedia Italiana di scienze, lettere e arti" (il primo volume viene pubblicato nel 1929) a cui affianca il "Dizionario Biografico degli Italiani". Nel 1937 si occupa del finanziamento della riproduzione facsimilare della "Bibbia di Borso", corredata da uno studio storico-artistico dello storico dell’arte Adolfo Venturi e di un testo di Treccani sulla storia del recupero del 1923 fino alla riproduzione del 1937; è insignito del titolo di conte a carattere ereditario e per sua decisione prende il nome di Giovanni Treccani degli Alfieri. Nel 1939 viene insignito della laurea "honoris causa" in Lettere dall’Università degli Studi di Milano per la sua attività di mecenate e dirigente di numerose istituzioni culturali. Nel 1943, caduto il fascismo, non aderisce alla Repubblica di Salò e opera in forma privata a vantaggio di singoli ebrei e partigiani. Tra 1944-1945 viene emesso, nei suo confronti, un mandato d'arresto per attività svolta durante il fascismo; sebbene il mandato venga revocato, Treccani è sospeso dai diritti di proprietà e direzione della fabbrica Valle Ticino, restituiti nel 1947; nonostante un memoriale di autodifesa per le accuse di collaborazione fascista, l’Alta corte lo dichiara decaduto dalla carica di senatore, sentenza che viene annullata nel 1948 dalla Corte di cassazione. Nel 1960 è autore di un’autobiografia, "Nel cammino della mia vita", progettata per fini privati in quanto stampata nel 1961 in poche copie destinate ai figli: è una sorta di testamento spirituale corredato da fotografie e di un’appendice di documenti relativi ai discorsi pubblici tenuti. (Cfr.: DBI, 96, 2019, pp. 627-640).

 

Data di nascita
1877
Data di morte
1961