<1815-1876> farmacista e botanico. Nativo di Lozzo di Cadore, studiò a Padova, pubblicando nel 1846 un saggio intitolato "Le sorgenti del calorico" sulla propagazione del calore e raccolse nella Flora cadorina, un erbario secco di oltre mille esemplari, numerose specie di piante anche mai catalogate prima delle provincie di Belluno, Vicenza e Treviso. Durante il tirocinio trascorso a Belluno presso la farmacia di Bartolomeo Zanon di cui sposò una delle figlie, ebbe modo di conoscere Alessandro Francesco Sandi medico e botanico che lo introdusse ed appassionò a questa disciplina anche nella prospettiva di poter collaborare alla realizzazione del Grande Erbario della Flora d'Italia progetto coordinato da Filippo Parlatore direttore dell'Istituto Botanico di Firenze, con cui era in contatto e cui inviò numerosi esemplari.. Cf. E. Riva, Sebastiano Venzo, farmacista ottocentesco delle Alpi dolomitiche e botanico dilettante, “schedato” presso l'erbario centrale di FIrenze in  R. Pampanini Sebastiano Venzo (1815-1876) ed il suo erbario. Venezia 1939 (Estratto da Atti del R.Ist. Veneto di Scienze, Lettere ed Arti 97).

Data di nascita
1815
Data di morte
1876