La biblioteca deve la sua origine a Cosimo il Vecchio dei Medici che inizia a raccogliere una biblioteca personale verso il 1418. Negli anni '40 dona gran parte della sua biblioteca al Convento di San Marco, dove nasce dalla sua collezione una biblioteca 'pubblica'. La biblioteca acquisisce molta fama sotto Lorenzo Il Magnifico. Sotto la spinta di Clemente VII, nel 1571 apre al pubblico la, nella quale vengono uniti sia la Medicea privata, sia la biblioteca con la collezione pubblica di San Marco. Il fondo dei Medici, il nucleo della biblioteca, viene completato con diversi altri fondi, come per esempio i libri provenienti della Biblioteca di Santa Maria del Fiore. Cfr.: M. Martelli, Formazione e significato della Biblioteca Medicea, in I luoghi della memoria scritta. Manoscritti, incunaboli, libri a stampa di Biblioteche Statali Italiane, Roma 1994, pp.107-113; S. Gentile, I codici greci della Biblioteca Medicea Privata, in ibidem, pp. 115-121; A. Lenzuni, Dalla Medicea privata alla Libreria di S. Lorenzo, in ibidem, pp. 123-129; Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze 1986, pp. 15-33.
BM - Inc. V. 416, sul contropiatto anteriore ex libris xilografico (110x57 mm): BIBLIOTHECAE AEDILIVM | FLORENTINAE ECCLESIAE | RELIQVIAE QVAS | PETRVS LEOPOLDVS | MAGNVS DVX ETRVR. | AD EXCITANDOS | AD VIRTVTEM ANIMOS | INSTINCTV DIVINITATIS | AB INTERITV VINDICAVIT | ET PVBLICAE RETRAXIT | VTILITATI | DIE IX FEBRVAR. | MDCCLXXVIII | COD; segue altro ex libris xilo grafico (25x55 mm): EX BIBLIOTHECA | LAURENTIANA. Il libro fu offerto da Leopoldo I alla Biblioteca Medicea Laurenziana nel 1778, espropiando la Biblioteca di Santa Maria del Fiore (v.), detta Edili che è la traduzione dotta del termine 'operaio', magistrato deputato al mantenimento della Fabbrica di Santa Maria del Fiore. Nel 1783 un gruppo di libri a stampa della Laurenziana passò alla Biblioteca Magliabechiana.