<1698-1774> Baldassarre Ginanni nacque a Ravenna l'8 maggio 1698, dopo avere compiuto il corso di umanità presso i gesuiti, il 28 ott. 1713 vestì l'abito benedettino della Congregazione cassinese nel monastero ravennate di S. Vitale assumendo il nome di Pietro Paolo. Dopo alcuni anni trascorsi tra Roma e Firenze, nel 1725 tornò a S. Vitale come lettore di filosofia e di teologia. Fu aggregato alle locali Accademie degli Informi e dei Concordi; si trasferì nuovamente a Roma nel 1732 e nel novembre del 1737 tornò a Ravenna in seguito alla nomina di priore di S. Vitale di cui divenne abate nel 1740.

Negli anni ravennati Ginanni compilò le Rime scelte de' poeti ravennati antichi e moderni (Ravenna, 1739) e si dedicò ad un’intensa attività di scavo archivistico nei monasteri della regione che gli consentì di compilare gli indici delle pergamene di S. Vitale e dell'arcivescovado ed iniziare il suo rapporto di collaborazione erudita con Ludovico Antonio Muratori. Dal 1742 fu ad Assisi e Roma per tornare a S. Vitale nel 1748, insignito della dignità di presidente generale della Congregazione cassinese. Trascorse il resto della sua vita in diverse abbazie delle Romagne: nel 1754 a S. Maria del Monte a Cesena, da dove intraprese un viaggio a Napoli nel 1756; tornò ancora a S. Vitale nel 1760, da dove passò nel 1766 a S. Giuliano a Rimini. Fu poi eletto, nel 1769, procuratore generale, e con tale qualifica tornò nuovamente a Roma, dove fu anche nominato, da Clemente XIV, consultore della congregazione dei Riti. Il G. morì, molto probabilmente a Roma, alla fine del 1774.

Principali filoni delle sue ricerche furono la storia letteraria, l'erudizione ecclesiastica e la storia municipale. Autorevole protagonista della vita culturale cittadina ravennate, Ginanni si fece promotore, nel 1752, della Società letteraria ravennate, continuando a raccogliere i materiali per l’opera biobibliografica Memorie storico-critiche degli scrittori ravennati (Faenza, 1769) e a collaborare con Muratori comunicandogli notizie e testi di antiche iscrizioni ravennati. Come nelle abitudini degli eruditi del tempo, il Ginanni fu collezionista di antichità: rimasero a S. Vitale la sua raccolta numismatica ed epigrafica e la collezione libraria da lui arricchita di numerosi manoscritti e volumi a stampa. Per effetto della soppressione degli ordini monastici decretata dal governo francese, la libreria di S. Vitale rimase chiusa dal 1798 al 1804, quando i libri confluirono nell’abbazia camaldolese di Classe, dal 1803 sede della nuova Biblioteca Municipale.

Cfr.: DBI, 55 (2001), pp. 8-9; P.F. Manetti, in Memorie storico-critiche degli scrittori ravennati, Faenza, 1769, 2, pp. 486 ss.; G. Ravaldini, Biblioteche monastiche a Ravenna, in «Studi romagnoli», 31 (1980), pp. 180-189.

 

 

Data di nascita
1698
Data di morte
1774
Voci di rinvio
Ginanni, Pier Paolo